Alien vs. Predator (Film)

Un satellite della compagnia Weyland segnala una fonte di calore su un isola situata vicina all’Antartide che si rivelerá essere una piramide-labirinto dove sta per iniziare il millenario rito d’iniziazione alla caccia che oppone gli Alien ai Predator…

Scritto dallo stesso regista Anderson, basandosi sulla sceneggiatura originaria di Dan O ‘Bannon, e atteso dai fans dalla fine degli anni 80 dopo diverse serie a fumetti, ben sette durante gli anni 90 e dal titolo “Aliens vs Predator“, lo scontro cinematografico tra le due famose creature della Fox non tradisce le aspettative anche se si rivela leggermente apocrifo rispetto alle rispettive saghe di riferimento per non dire contraddittorio ( la serie di “Alien” infatti si svolge ufficialmente nel futuro mentre nel crossover che si svolge nel nostro presente l’esistenza dello xenomorfo , definitivamente generato in “Covenant” che situa gli avvenimenti nel XXII secolo, viene fatta risalire addirittura alla preistoria umana) ; malgrado cio’ lo scenario e gli effetti speciali degni di un videogame regalano emozioni su emozioni ( alzi la mano chi non ha esultato quando durante il primo scontro un predator afferra per la coda un alien lanciandolo letteralmente per aria dopo averlo fatto girare su se stesso come un peso) e si fá presto il tifo per il trio yautja Celtic, Chopper e Scar contro lo sfreggiato xenomorfo Grid lasciando volentieri agli umano il ruolo di comprimari e di vittime designate. Bello, anche se prevedibile, il finale mentre poco e niente viene rivelato sulla natura degli extraterrestri protagonisti con i predators che si confermano guerrieri dotati di un forte codice morale e gli alien solo degli insetti destinati a riprodursi. Nel cast Raoul Bova e Lance Henriksen nel ruolo di Charles Bishop Weyland lo stesso che fonderá la compagnia omonima che lancerá l’operazione «Prometheus » e che tornerá nei panni di Bishop l’androide in « Aliens scontro finale » e nel reale, o a questo punto nuovo androide, Bishop di « Alien 3 ». Alla sua uscita ebbe un buono riscontro al box office anche se non mancarono critiche e candidatura ai Razzie come peggiore film remake/sequel dell’anno. Con un sequel senza continuitá rispetto alla trama del prequel. Ne esiste anche una versione di 109’.

(Antonio DI CARLO)