Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (Dawn of the Planet of the Apes) di Matt Reeves (Usa/2014)
Durata : 130’ Genere : Fantascienza, Azione
La popolazione terrestre decimata dal virus ALZ-113 del film precedente che ha potenziato le capacitá delle scimmie cerca di definire un accordo di pace con i primati diretti da Cesare….
Ottavo film delle serie iniziato nel 1968 e secondo reboot dal 2011 sempre piú derivato di „Anno 2670 – Ultimo atto”, considerato paradossalmente come il peggiore della prima saga ma a questo punto uno dei piú influenti, splendidamente diretto da Matt Reeves che riesce a realizzare “un videogame fracassone e claustrobico riuscendo addirittura a sviluppare un trama coerente e logica” dove l’atmosfera postapocalittica in stile „Esercito delle dodici scimmie” e „Revolution” viene mischiata con un plot da tragedia elisabettiana a base di tradimenti, vendette e riscatti nel quale il personaggio di Koba novello Macbeth si oppone a Cesare sempre piú Enrico V ai quali fanno da contraltare gli umani Dreyfus e Malcom dimostrando un radicale pessimismo di fondo per quel che riguarda l’evoluzione delle specie ( vedi nel la violazione del principio cardine della societá scimmiesca) . Insomma un vero spasso, non per caso venne definito come il miglior „Popcorn movie” del 2014) che lascia ben sperare per il futuro del genere fantascientifico e per il cinema contemporaneo a volte troppo stressato dagli elevati ritmi produttivi. Nel cast Andy Serkis nel ruolo di Cesare, Toby Kebbell in quello di Koba mentre Jason Clarke interpreta Malcom e Gary Oldman l’avido Dreyfus. Keri Russell, protagonista della serie Tv ” The americans” interpreta Ellie. Fú un, meritato, successo al box office candidato a ben otto Saturn senza vincere, incredibilmente, neanche uno. Indimenticabile la sequenzacon Koba imitando un primate originario ruba il mitra a due mal capitati. Girato presso Vancouver e New Orleans e figuraccia del traduttore italiano che non potendo optare per „L’alba del pianeta delle scimmie” usato per il primo reboot dovette ripiegare su un assurdo „Apes revolution”.
(Antonio DI CARLO)