Dark Shadows di Tim Burton (Usa/2012)
Durata : 113’ Genere : Fantastico, commedia
Dopo essere stato vittima di una maledizione che sul finire del settecento lo ha reso immortale oltre che vampiro l’aristocratico inglese Barnabas Collins si risveglia negli anni 70 del ventesimo secolo e scopre che i suoi discendenti non solo se la passano male ma sono minacciati dalla strega Angelique, la stessa che ha maledetto Barnabas ….
Tratta dalla celebre serie televisiva omonima degli anni 60 trasmessa dalla ABC e scritto da Seth Grahame-Smith, futuro regista de “La leggenda del cacciatore di vampiri” e « PPZ – Pride + Prejudice + Zombies », un Tim Burton che ricicla in chiave livida le atmosfere di “Sleepy Hollow” piú gli innesti comici di “Beetljuice” e una pudica citazione del “Rocky Horror picture show” ; insomma alla fine mancherebbe, e non sarebbe stata malvaggia come idea, solo l’arrivo di Scooby Doo e della Mystery team per completare il cartone che scivola via gradevolmente malgrado delle trovate tutt’altro che originali (vedi Barnabas che si lava i denti davanti allo specchio che non riflette la propria immagine e la sua reazione davanti ad un televisiore che definisce come “Diavoleria”). Extra lusso il cast con Johnny Depp al suo settimo e, per il momento, ultimo film con Tim Burton nel ruolo ovviamente del vampiro per il quale adota un look sfrangiato “alla Karloff in una mise alla Lugosi” mentre Eva Green, Michelle Pfeiffer e Helena Bonham Carter interpretano Angelique, Elizabeth Collins e la dottoressa Julia Hoffman protagonista di una sequenza decisamente hot. Interessante per non dire decisiva invece Bella Heathcote nel doppio ruolo di Victoria Winters/Josette duPres ma come non citare anche la presenza del caratterista Jackie Earle Haley e le apparizioni straordinarie di Christopher Lee ed Alice Cooper che interpreta se stesso. Colonna sonora di Danny Elfman dove tra l’altro si possono ascoltare pezzi degli Stooges, Black Sabbath e T.Rex. Fú un buon successo ed ebbe diverse nomination (anche per un paio di Saturn).
(Antonio DI CARLO)