Sei donne per l’assassino (Film)

Sei donne per l’assassino di Mario Bava (Italia/Francia/Monaco,1964)

Durata : 88′ Genere : Giallo, Thriller

La morte di una modella all’interno di un atelier di moda scatena un efferata catena di omicidi..

Scritto e sceneggiato dal futuro regista Marcello Fondato uno dei capisaldi del giallo italiana che citando la rivista Notturno “sa di giá visto per quante volte é stato citato in seguito” ma che comunque resta fedele ad un certo classicismo (i film di Alfred Hitchcock e gli horror della Hammer) con l’aggiunta di elementi horrorifici per l’epoca innovativi se non addirittura osè (vedi la sequenza della stufa e del guanto di ferro che vennero criticati per il loro sadismo e realismo) con la figura dell’assassino (per la veritá ancora troppo inquadrato) il cui volto mascherato sembra una citazione da romanzo d’appendice ma che in realtà (ed è questa un altra innovazione) rivela progressivamente un istinto paranoico che lo spinge inevitabilmente verso la psicopatia. Tra i protagonisti Eva Bartok doppiata da Lydia Simoneschi, Cameron Mitchell e Lea Krüger. Musiche Carlo Rustichelli. Indimenticabile la sequenza dell’annegamento della vasca bagno e, nota bene, fù uno dei primi film di genere ad introdurre il concetto di body count ovvero una notevole sequela di morti ammazzati. Secondo la leggenda il look dell’assassino, soprattutto il cappello, ispirò Wes Craven per quello di Freddy Krueger. Conosciuto all’estero con il titolo “Blood and black lace”…

(Antonio DI CARLO)