Incontri ravvicinati del terzo tipo (Film)

Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind) di Steven Spielberg (Usa/1977)
Durata : 137 ‘ Genere : Fantascienza

Diverse persone (un bambino, un elettricista ed un uno scienziato) sono protagonisti di strani episodi e fenomeni che sono il preludio di un contatto con forme di vita extraterrestre….

Scritto e diretto da Spielberg a partire da un suo ricordo d’infanzia (la leggenda dice un pioggia di meteoriti) un film che il regista di Cincinnati racconta con un realismo da favola adulta in grado di rovesciare lo stereotipo dell’alieno invasore per introdurre quello dell’extraterrestre pacifico e messianico portatore di speranza e felicita’ (vedi gli umani ospiti dell’astronave madre per nulla invecchiati o vittime di alcun tipo di maltrattamento). Fu un grandissimo successo di pubblico che consacro’ definitivamente Spielberg dando inizio a quel periodo magico che gli avrebbe permesso di realizzare altre due pietre miliari quali “I predatori dell’arca perduta” e “ET“. Indimenticabile la sequenza dello sbarco e dell’apparizione degli alieni disegnati da Carlo Rambaldi (la stessa sarebbe stata parodiata alcuni anni da Tim Burton in Mars Attacks) e il tema musicale di John Williams composto da una sequenza di sole 5 note specifiche da considerare come equivalente della parola inglese Hello ovvero ciao . Non ha perso niente del suo fascino visivo e merita sempre lo a visione. Nel cast Richard Dreyfuss e François Truffaut. Girato a Burbank, sede californiana degli studi Disney e citta’ natale di Tim Burton, e nei pressi della celebre Torre del Diavolo (Wyoming) dove Roy stabilira’ io contatto finale. Vinse un David di Donatello ed ottenne nove candidature all’Oscar (tra le quali per la migliore regia). Una curiosita’ : Nel gergo ufologico un incontro ravvicinato del terzo tipo e’ quello nel quale viente stabilito un primo contatto con un entita’ aliena mentre I gesti della scena finale sono ispirati al metodo Kodaly per l’insegnamento della musica ai bambini.

(Antonio DI CARLO)