La guerra dei mondi (Film)

La guerra dei mondi (War of the worlds) di Byron Haskin (Usa/1953)

Durata : 85′ Genere : Fantascienza

I marziani invadono la terra e per i terrestri non sembra esserci scampo…

Tratto da uno dei più celebri romanzi di H.G.Wells un capostipite del genere sci-fi assieme a “Il pianeta proibito“, “Ultimatum alla terra“, “L’invasione degli ultracorpi“, “La cosa da un altro mondo” e “Blob” anche se rispetto a questi il film di Haskin insiste piú sull’aspetto realista che su quello fantascientifico (gli alieni infatti non sono i veri protagonisti e di fatto non vengono mai inquadrati) e le loro astronavi a tre piedi malgrado le forme avvveneristiche ricordano molto nella sostanza i carri armati dell’ultimo conflitto mondiale (vedi le sequenze dei profughi che abbandonano i territori occupati dagli invasori) ma ancora più interessante i riferimenti biblici con la terra invasa e distrutta in sette giorni e il finale nel quale “solo la collera divina può salvare il mondo e quindi l’universo”, soluzione questa fortemente voluta dal produttore George Pal come del ambientazione contemporanea (il romanzo di Wells infatti si svolgeva in una cittadina inglese del XIX secolo). Ancora oggi un esperienza unica soprattuto grazie al suo Technicolor che conferisce alle astronavi delle tonalità di colore (dove dominano il rosso marziano ed il verde, colore che rappresenta l’ignoto) talmente stranianti da sembrare decisamente marziane mentre le forme animalesche dei vascelli sono opera di un direttore artistico giapponese, Al Nozaki, che decise d’incrociare il corpo di un manta con quello di un cobra (quasi un anticipazione teorica della creatura xenonorfa di Alien ma anche dei cingolati ATST de “Il ritorno dello Jedi” ). Diverse infine le curiositá : Nelle sequenze delle distruzioni anche quelle riguardanti l’ultima eruzione del Vesuvio avvenuta nel 1944 mentre il sistema solare inquadrato in apertura è un disegno opera del pittore Chesley Bonestell e nella prima astronave che si alza si possono notare le gambe illuminate facendo scaricare migliaia di volt attraverso degli appositi cavi (sistema poi abbandonato durante le riprese causa costi e sicurezza). Grande successo commerciale, che gli valse anche un Oscar per gli effetti speciali, influenzò una serie impressionante di serie Tv e film successivi come i recenti “Visitors”, “Independence day” di Roland Emmerich e “Mars attacks” di Tim Burton (vedi la sequenza del ridicolo quanto inutile attacco atomico) fino al, brutto e guerrafondaio, remake di Steven Spielberg del 2005 ; malgrado ciò la migliore opera sorella del film di Haskin resterà senza dubbio la celebre trasmissione radiofonica di Orson Welles trasmessa nel 1938 dalla CBS , ispirata proprio al romanzo di Wells, che passó alla storia per il suo realismo e per il panico che scatenó tra molti ascoltatori convinti c che i marziani avessero sul serio invaso la terra. Nel cast Gene Barry e Ann Robinson.

(Antonio DI CARLO)