L’abominevole dottor Phibes (Film)

L’abominevole dottor Phibes (The Abominable Dr. Phibes) di Robert Fuest (Uk,Usa/1971)

Durata : 94’ Genere : Orrore

 

Londra anni 20, il famoso organista Anton Phibes ufficialmente morto in un incidente stradale ma in realtá solo sfigurato decide di vendicarsi dell’equipe medica diretta dal dottor Veselius che considera come responsabile della morte dell’amata moglie regina. Per questo inventerá le torture piú fantasiose coadiuvato dall’assistente Vulnavia…

Diretto da un regista dalla carriera corta ma prolifica, sette film in dodici anni, uno dei migliori Vincent Price di sempre che mischiando tutto il mischiabile (dalle piaghe bibbliche, terribile quelle della locuste, fino al « Fantasma dell’opera » passando per « Fantomas » , vedi sequenza del volto rimosso) realizza uno dei b-horror piú celebri di sempre in grado d’influenzare registi cotemporanei quali Sam Raimi per « Darkman » e saghe come Saw ( la scena dell’operazione con Veselius che cerca disperatamente di salvare il figlio ne é l’esempio piú palese come i pupazzetti meccanici del quale si circonda Phibes). Gode quindi di una fama e di un cult notevole quanto meritato grazie soprattutto all’interpretazione sofferta e malniconica di Price che in principio sarebbe dovuta essere piú crudele e violenta. Secondo la leggenda per il ruolo di Vesalius era stato opzionato Peter Cushing prima del defintivo Joseph Cotten mentre Virginia North interpreta Vulnavia e Caroline Munro futura starlette della Hammer é Regina Phibes. Indimenticabile quanto sconvolgente il finale. A conferma del suo successo e della sua influenza ha ispirato le canzoni di diversi gruppi punk metal quali Damned, Misfits ed Angel Witch ed il fatto che Keith Moon, storico batterista dei Who, sia deceduto durante la sua visione ne ha senza dubbio aumentato la fama sinistra.Con un sequel sempre diretto da Fuest ed interpretato da Price. Nella versione italiana la voce del Dott. Longstreet é di Oreste Lionello. Una curiositá : Il nome di Vesalius sarebbe un omaggio al padre dell’anatomia Andrea Vesalio.

(Antonio DI CARLO)