Lord of Tears (Film)

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“Lord of Tears” aka “The Owlman” di Lawrie Brewster (UK,2013)

Durata: 100′ – Genere: Drama, Horror

Film inglese indipendente di notevole fattura, nonostante la presenza di imprecisioni e discontinuità a livello fotografico, di sceneggiatura e di montaggio. E’ difficile rendere bene l’idea di questo film: affascinante ma dalla qualità altalenante.

Per tale motivo, potrebbe lasciare interdetto lo spettatore più esigente, sotto il profilo tecnico. Ci sono scene, come quella iniziale in esterni, per esempio, che è sorretta da un aspetto fotografico straordinario. Altre, sopratutto in alcuni interni, sembrano al limite dell’amatorialità. Lo stesso dicasi per alcune scelte di montaggio davvero opinabili. Ciò nonostante, ho trovata quest’opera molto personale e coraggiosa, con un’idea di horror ben precisa, sebbene la tematica sviluppata ruoti attorno ad alcuni cliché noti e risaputi all’interno del genere.

Elementi pregevoli sono senza dubbio l’atmosfera triste, angosciante e malinconica di cui è ammantata il film, grazie anche all’affascinante ambientazione, unitamente alla recitazione dei suoi due protagonisti principali e la presenza enigmatica dell’uomo gufo (tranne nelle scene in cui questi parla). Inoltre, l’ultima mezz’ora del film regala momenti di tensione particolari senza che venga versata una sola goccia di sangue, portando lo spettatore verso direzioni narrative per certi versi inaspettate.

Alfonso Balzano

***

Film indipendente curioso, un horror romantico vecchio stampo che tiene l’ora e 45 senza annoiare, lasciando anche qualche suggestione positiva. Discontinuo, con qualche lungaggine di troppo e momenti pomposi talvolta ingenui(certe reazioni del personaggio appaiono un po’ esagerate, tirate per i capelli e alcuni momenti sono ridondanti, tipo il “balletto” e qualcosa nel pre-finale), è nel complesso un film abbastanza riuscito. Peccato l’attore protagonista, goffo (la parte lo richiede, ma lui è davvero troppo goffo) e poco convincente. Molto meglio gli altri personaggi e caruccio l’uomo gufo, che fa il suo senza strafare.

Fulvio Petri