L’uomo che ride (Film)

L’uomo che ride (The Man Who Laughs) di Paul Leni (Usa/1928)

Durata : 110’ Genere : Drammatico

 

Figlio di un lord venduto ad una banda di criminali lo sfregiato Gwynplaine ( che a causa delle labbra aperte sembra sorridere sempre) viene dapprima adottato dal circense Ursus dopo aver salvato una bambina della quale s’innamora per poi, a causa delle sue nobili origini, fare addirittura ingresso trai pari d’Inghilterra…..

Tratto da celebre romanzo di Victor Hugo e diretto da uno dei maestri dell’espressionismo tedesco un film che sta al cinema horror come la musica dei Beatles sta a quella dei Ramones ovvero due registri radicalmente diversi ma con il primo in grado d’influenzare e addirittura di generare il secondo ; fedele infatti ai principi del cinema espressionista il regista Leni riesce a definire e ad esaltare attraverso uno scenario dominato dall’oscuritá, dalla paura e da quella attrazione per la mostruositá quelle che poi diventeranno tra le regole chiave del genere orrorifico e anche se Gwynplaine malgrado l’aspetto e lo stile favolistico non manifesta nessuna pericolositá in lui non é assurdo vedere un precursore dei cosiddetti mostri Universal (guarda caso produttrice del film) ovvero Dracula, Frankenstein, il lupo mannaro e la mummia ; rivisto oggi non ha perso niente della sua modernitá diventando fonte d’ ispirazione per importanti cineasti quali David Lynch ( vedi “Eraserhead” ma soprattutto “The elephant man”) e musicisti come Rob Zombie ( che lo cita puntualmente nei suoi show e al quale dedico’ appunto una canzone dal titolo ‘”The Man Who Laughs”) per non parlare dell’universo fumettistico ( la capigliatura ed il sorriso malefico di Gwyn infatti ispirarono gli autori di “Batman” per la creazione del suo personaggio nemesi per eccellenza : Il Joker). Un film quindi da considerare come un must e malgrado la durata ed il fatto che sia muto é ancora capace di ipnotizzare lo spettatore fino alla fine trasportandolo in una realtá magica edatemporale. Nel cast il leggendario Conrad Veidt, l’indimenticabile Cesare de “Il gabinetto del dottor Caligari”, nel ruolo di Gwynplaine al quale venne applicata una protesi con ganci metallici e Olga Baclanova in quello della duchessa Josiana mentre Mary Philbin interpreta Dea. Una curiositá : Prima di Veidt per il ruolo di Gwenplaine venne opzionato Lon Chaney che dovette declinare l’offerta in quanto sotto contratto con la MGM. Due i remake : Uno del 1966 diretto da Sergio Corbucci e uno del 2012 con Gerard Depardieu.

(Antonio DI CARLO)