Salto nel buio (Innerspace) di Joe Dante (Usa/1997)
Durata : 120′ Genere : Fantascienza, avventura e commedia
Selezionato per un esperimento di miniaturizzazione fisica il tenente Tuck Pendleton si ritrova nel corpo del timido ed ipocondriaco commesso Jack Putter che sara’ obbligato a mille peripezie per salvare la pelle da un pericoloso intrigo Internazionale…
Tratto da un racconto di Isaac Asimov che ispiro’ a sua volta “Viaggio allucinante” di Richard Flesicher e prodotto da Steven Spielberg uno scoppiettante mix di fantascienza, avventura e commedia ben servito da un Dante in grande forma che completa cosi la sua trilogia anni 80 assieme a L’ululato e Gremlins ; certo rispetto ai due precedenti c’e’ forse meno originalita’ ma malgrado siano passati trentanni resta comunque competitivo oltre che una fonte d’ispirazione per la rinascita di un genere. Nel cast Martin Short, Dennis Quaid e Meg Ryan con il primo che ruba inevitabilmente la scena nel ruolo di un Cary Grant sfigato e maldestro in grado sua malgrdo di acquistare dignita’ e coraggio fino a diventare un qausi eroe (vedi il finale). Fu uno dei primi film registrati in Dolby SR che permetteva la riduzione del rumore di fondo mentre le sequenze dell’inseguimento vennero girate a Los Angeles nella leggendaria intersezione fra Hayvenhurst Avenue e Plummer Street con l’ovvia apparizione del canale fluviario sottostante, lo stesso di Terminator 2 – Il giorno del giudizio. Vinse un Oscar per i migliori effetti speciali. Da antologia le sequenza delle trasformazione di Jack e la visione del feto gigante da parte di Tuck.
(Antonio DI CARLO)