The Innkeepers (Film)

The Innkeepers di Ti West (USA, 2011)

durata: 101′ – genere: Horror Thriller

Ghost story d’atmosfera, quasi tutta ambientata negli interni appartenenti ad un albergo secolare che sta per dichiarare fallimento. Il bestiario umano è ridotto al minimo sindacale: quasi tutto ruota intorno ai due protagonisti (gli albergatori del titolo), che per ingannare il tempo si mettono a fare i” ghostbusters”, senza avere idea di cosa potrebbero scatenare. I pochi altri umani a comparire nella vicenda non porteranno alcun sollievo in questo ambiente sempre più inquietante e claustrofobico, anzi…Una vera sorpresa. un film che unisce la qualità di una lenta progressione drammaturgica con poche, ben centellinate incursioni nell’horror vero e proprio, creando un serio stato di ansia e attesa nello spettatore che da sola vale la visione del film. opera di chiara opposizione ai teen-horror decerebrati buoni solo con il popcorn, la scelta vincente del regista Ti West sta tutta nel presentare con calma e dovizia di particolari i personaggi, prendendosi tutto il tempo che vuole nello sviluppo narrativo; il risultato è quello di far partecipe lo spettatore di ogni piccolo tremore emotivo, in modo che i veri e propri scossoni arrivino con l’effetto dirompente di una bomba.“The Innkeepers” è uno di quei rari film che riesce davvero a fare paura, una paura che si insinua in profondità proprio perché miscela ottimamente gli archetipi delle classiche ghost stories con un incedere quasi “neorealista”, grazie anche ad ottimi attori e la mirabile interazione dei personaggi da loro interpretati. La locations è azzeccatissima, come pure le musiche e il sonoro in generale (molto importante in questo film)…e gli echi di registi come Hitchcock e Kubrik non scadono a semplice citazione, ma ne raccolgono la lezione in maniera del tutto moderna e personale.Nell’epoca usa e getta del “tutto e subito”, del “veloce a tutti i costi”, solo il ritorno ad una dimensione umana e contemplativa può generare vero pathos: questo film anomalo ce lo dice chiaramente, e molto bene. Un ottimo film, che si merita una lode a parte in più proprio per la sua “coraggiosa“ umanità

Fulvio Petri

                                                                                        ***

Una pellicola raffinata, elegante, che lavora molto sulla narrazione, sull’atmosfera e sul mistero, Ti West ci sa fare e si vede, a 32 anni scrive, monta e dirige questo film con classe senza dubbio, gli spaventi non sono molti, ma la bravura di tutti gli interpreti, l’accuratezza della fotografia e l’efficacia della splendida musica ne fanno una pellicola sicuramente interessante e godibile, non folgorante quanto “The house of the devil”, a mio parere, però ottimo. Lontanissimo dall’horror moderno adrenalinico, esagerato, ipersplatter ed estremo, si distingue proprio per la classe.

Ilaria Dall’Ara