The Rocky Horror Picture Show (Film)

The Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman (Usa/1975)

Durata :  100’ Genere : Musical, orrore, commedia

 

Rimasti bloccati con la macchina i giovani Brad e Janet si ritrovano in un castello nel quale é in svolgimento un festa transilvana durante la quale appare il misterioso ed accattivante Dr. Frank-N-Furter il quale invita gli ospiti presso il suo laboratorio per assistere alla nascita della sua creatura bionda, muscolosa e senza peli : Rocky Horror…

Tratto dallo spettacolo teatrale scritto e musicato da Richard O’Brien, che appare nel ruolo di Riff Raff, uno dei musical piú celebri della storia del cinema al pari di “Cantando sotto la pioggia”, “West side story” che in quel periodo, siamo negli anni 70, compleata la cosiddetta trilogia della sex revolution iniziata con “Hair” e proseguita con “Jesus Christ Superstar” ; il film di Sharman pero’ oltre ad essere una citazione omaggio dei classici “Dracula”, ”Frankenstein” e “La mummia” getta le basi a livello estetico, oltre che di contenuti, di quello che potrebbe essere definito come Glam estremo, o grand guignolesco, a base di ambiguitá vestimentaria, sesso e morte  all’epoca giá proposto da artisti rock quali Alice Cooper e Kiss e nei decenni successivi ripreso dai vari Slayer, Mötley Crüe, Rob Zombie e Marilyn Manson col rischio pero’ di far passare in secondo piano quel messaggio di rifiuto dadaista del classicismo, delle convenzioni e della cosiddetta quotidianitá normale per ridurre il tutto ad una carnevalata di pessimo gusto, a riprova del fatto che malgrado siano passati piú di quarantanni l’opera non ha perso niente del suo potenziale controverso e nihilista e il suo impatto visivo resta ancora un esperienza indimenticabile come le celebri sequenze ed esecuzioni musicali di “Time warp” e “Sweet transvestite” ed la cena cannibale mentre il finale alla E.T. antelitteram é quasi un omaggio a “Plan 9 from outer space” di Ed Wood. Nel cast una giovanissima Susan Sarandon nel ruolo di Janet (che dará una svolta alla sua carriera) Patricia Quinn in quello della groupie Columbia, Nell Campbell in quello della cameriera Magenta, il cantante Meatloaf in quello di Eddie,  ma soprattutto Tim Curry in quello dell’eccentrico, ambiguo e fascinoso Frank-N-Furter nella sua leggendaria mise in rossetto, gillet di pelle e reggicalze che faranno del personaggio un icona eterna della trasgressivitá e della provocazione. Distribuito nel 1975 fú subito un clamoroso successo mondiale ma non ebbe, guarda caso, nessun riconoscimento anche se secondo una speciale classifica é considerato come il primo dei cult movies seguito da This Is Spinal Tap di Rob Reiner e Freaks di Tod Browning. Il film ha avuto un sequel nel 1981 dal titolo “Shock Treatment” sempre diretto da Sharman.

(Antonio DI CARLO)