THE SACRAMENT di Ti West (USA, 2013) Durata: 80′ – Genere: Found footage
E’ con una certa delusione che mi appresto a parlare di questo regista e del suo ultimo film (escludendo “In a Valley of Violence” in dirittura di arrivo quest’anno).
Sostanzialmente, ho trovato il film noioso e poco coinvolgente, con una struttura semplicistica che vede una lunghissima parte iniziale strettamente descrittiva, alla quale fa seguito un finale, senza dubbio d’effetto e spesso filtrato da una dose di cinismo e cattiveria notevole, ma ampiamente prevedibile e per nulla soddisfacente. Almeno per quanto mi riguarda personalmente. L’aspetto fotografico e quello musicale sono praticamente nulli ma ciò è giustificato dalla natura della pellicola in quanto trattasi di un vero e proprio FOUND FOOTAGE (e ripeto: uno dei più noiosi che abbia mai visto in vita mia purtroppo).
L’unico elemento di rilievo è che la pellicola è ispirata al vero massacro di Jonestown, avvenuto il 18 novembre 1978, quando 909 membri (adulti e bambini) del movimento religioso statunitense fondato dal pastore Jim Jones persero la vita, quasi tutti avvelenati con cianuro.
INTERESSANTI le differenze tra la storia sceneggiata e quella reale:
1) la VICE è solo un pretesto per entrare all’interno della comunità;
2) alla fine del film una scritta, indica che il totale dei morti sono 167, in realtà furono 909;
3) il personaggio chiamato “Padre” è in realtà Jim Jones, uno dei responsabili del massacro;
4) il Padre sceglie di far suicidare tutti i membri della comunità, in realtà fu il consiglio della zona a decidere una cosa del genere;
5) nel film Jack e Sam sono gli unici sopravvissuti, in realtà i sopravvissuti furono di più ed erano membri della comunità scampati al massacro.
Alfonso Balzano