The visit (Film)


The Visit di M. Night Shyamalan (USA, 2015)

Durata: 94 ‘ – Genere: Mockumentary, Horror, Thriller

Il film è stato letteralmente massacrato all’uscita in sala da numerosi commentatori in giro sulla rete e su FB. A mio parere un film da rivedere e riscoprire per tutta una serie di aspetti positivi che argomento qui di seguito, PREMETTENDO CHE SCONSIGLIO DI LEGGERE IL POST A CHI NON HA ANCORA VISTO IL FILM CAUSA PRESENZA NUMEROSI SPOILER:
1) è stata scelta una trama assai semplice e liberamente ispirata ad uno dei capolavori di E. A. POE (di cui ora non ricordo il titolo), cosa che ho interpretato come un’intelligente citazione. Ovviamente storia semplice non significa per forza film semplice
2) sempre a livello di scrittura è ottima l’idea di raccontare tutto attraverso le immagini filmate dalla bambina. Nei mocku o found footage spesso l’idea di partenza è artificiosa. Qui è tutto molto naturale per cui non credo che quella di Shyamalan sia stata una scelta artificiosa o preordinata (come pensi tu Giuliano Antonio Cotechino Emoticon wink al solo scopo di raggranellare dinero
3) sempre a livello di scrittura è pur vero che il tutto è caricato molto sul finale e come dice Gionatan Marra una volta visto tutto difficilmente si può essere portati a rivederlo, sebbene io contro tendenza lo faccio sempre in questi casi perchè mi piace scoprire eventuali errori di sceneggiatura
4) a livello di regia questo film è FENOMENALE se consideriamo la regia (anche) come arte nella DIREZIONE DEGLI ATTORI e sfido chiunque a negare la bravura estrema di questi due bambini che non si limitano a piagnucolare come il bimbo di THE BABADOOK ma si esprimono in tutta una vasta gamma di emozioni per le quali è innegabile la capacità del regista di dirigerli in maniera eccellente
5) le scene spaventose sono tante e tutte di gran effetto: per godersele la parola magica come al solito è IMMEDESIMAZIONE. Cavolo provate ad immaginare di avere 10-12 anni, e di trovarvi in un luogo così claustrofobico come quello descritto nel film (sotto la casa) e di ritrovarvi inseguiti da vostra nonna all’improvviso. A me la cosa ha messo i brividi sinceramente. Lo stesso dicasi quando di notte la nonna corre nuda per casa o cerca di entrare nella stanza. Qui parliamo di gesti semplici ma che spaventano quando questa stranezza viene calata in una quotidianità che tutti noi conosciamo molto bene.
6) il colpo di scena finale narrativamente è RIUSCITO, non potete affermare il contrario. Tutto è costruito a regola d’arte.
7) la scena in cui i bambini vengono recuperati dalla madre alla fine mentre in sottofondo si sente (PER CONTRASTO) la musica di un famosa vecchia commedia è STRAORDINARIA.
DI CONTRO ci tengo a segnalare due DIFETTI:
1) non ho apprezzato come viene gestito dal regista il colpo di scena finale perchè i vecchi non trasmettono mai l’idea di poter fare mai veramente del male ai bambini. Manca la cattiveria alle scene finali purtroppo e questo credo sia una conseguenza del target scelto per il film stesso. Il regista in questa parte della pellicola avrebbe potuto osare molto di più. Anche quando i bambini reagiscono non riescono mai a trasmettere allo spettatore la rabbia e la paura che un vero bambino avrebbe provato in quei momenti di terrore.
2) il bambino che RAPPA è veramente da INDIGESTIONE, sopratutto nella traduzione ITALIANA che sono sicuro avrà reso il tutto ancora più ORRIBILE nella resa finale.
Sono difetti sicuramente notevoli ma che scompaiono a mio parere di fronte ai tanti pregi del film che quindi vi consiglio assolutamente di vedere.

Alfonso Balzano

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Questo film mi aveva un po’ deluso per quelle che io chiamo incoerenze come dopo per anni che non ti parlo ti spedisco i miei figli anziché portarteli e senza nemmeno parlarti al telefono. Non lo farei nemmeno con un cane. E poi lei che scappa non riesce ad aprire la porta ma cmq non molla la telecamera. Al regista vengono due idee geniali ma non riesce a scegliere diminuendo la portata di quello che vuole dire. Davvero inquietante ma attratto dal finale a matrioska si perde l’occasione. E ribadisco per quanto gli americani abbiano un concetto di famiglia a maglie larghe e di indipendenza dei minori non spedirei nemmeno delle marmellate a mia madre senza sentirla a voce soprattutto dopo 15 anni. Un po’ deludente per me. Potrei dirne peggio ma non ricordo i dettagli.

Stefania Sapuppo

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Come avevo promesso, ieri sera sono andato a vedere “THE VISIT“. Personalmente non capisco come in giro, da tanti, sia stato definito come “commedia”. Assicuro che non ha NULLA della commedia. Ma proprio NIENTE.
Non è neppure un horror, ma un thriller-finto horror, o se proprio si vuole nei dintorni di una “fiaba nera”, che personalmente ho apprezzato.  Premetto che non siamo davanti a un film di M.Night Shyamalan vecchio stampo, non è un “The Sixth Sense – Il sesto senso”, originale e di forte impatto, ma intrattiene con una trama semplicissima ma ben delineata che svolta in una terrificante conclusione. La maestria di Shyamalan e le sue scene piene di tensione, ci sono e posso ritenermi soddisfatto della visione (specie se penso e lo paragono al suo “L’ultimo dominatore dell’aria” -.-” .. ).
Magari lo sconsiglio a chi non ama i mockumentary, anche se personalmente, una visione direi di dargliela comunque, perchè rispetto ad altri film found footage, non è poi così “pesante” da vedere.
Assolutamente perfetta Deanna Dunagan (la nonna), veramente convincente e inquietantissima! 🙂 …l’ho AMATA da subito!
Come tutti i film di Shyamalan, premetto che non è un film che facilmente andrà rivisto (vedere “The village” o “Il sesto senso”), proprio perchè la “magia”, una volta scoperto tutto il mistero…sfuma.
Per quanto mi riguarda, ne consiglio la visione. Poi fate vobis..

Gionatan Marra

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IN BREVE

Premetto che tutto ciò che ho visto finora di questo regista l’ho sempre apprezzato parecchio, e questo “The visit” non fa eccezione. Attori ottimi, ritmo giusto e bella storia con sempre un significato nascosto: portare rancore non può che portare a conseguenze negative, e vincere le proprie paure può salvarti la vita.

Dario Menace Vicariotto

Finalmente sono riuscito a vederlo. A me è piaciuto molto; ho apprezzato lo stile molto minimale del film in cui l’orrore è costruito grazie alla bravura degli attori, in particolare dei due nonni. La Dunagan dimostra quanto si possa ancora incutere terrore attraverso la semplice recitazione, senza ricorrere a effetti di vario tipo

Ettore Mirra

Dopo averlo finalmente visto, vi dirò che mi aspettavo ben di peggio. il famoso trick finale, vero topos del regista alla fine qui è più sfumato, meno “urlato” di film precedenti….inoltre, a contro dei ragazzini veramente insopportabili c’è la corrazzata dei nonni, veri “mostri” in tutto e per tutto. Certo, rimani un po’ basito per le cadute nella commedia in momenti in cui non te lo aspetti, e non parliamo certo di un film di spessore.. però…..mah.. non mi sento di condannarlo del tutto.

Riccardo Himmel

Reduce dalla visione di The Visit. Ottima idea purtroppo bruciata. Sarà che io detesto l’effetto camera a mano, poteva essere una storia davvero da brividi, se condotta come un vero film, accellerando il pedale sulla paura e scene ad effetto. Il piccolo rapper, l’avrei ucciso io stesso con le mie mani.

Roberto Ricci