Dylan Dog albo nr.74 – Il lungo addio (Fumetti)

Dylan Dog albo nr 74 : Il lungo addio

Soggetto : Mauro Marcheselli
Sceneggiatura : Tiziano Sclavi
Disegni: Carlo Ambrosini
Copertina : Angelo Stano

Anno: Novembre 1992
Casa editrice: Bonelli

 

Dylan Dog ritrova Marina Kimball, una ragazza che conobbe da adolescente durante un estate nella localitá di Moonlight e della quale si innamoró…ma forse é solo un ricordo.


Da un soggetto di Marcheselli scritto da Sclavi e disegnato da Ambrosini sicuramente l’albo piú atipico della serie storica (1986-1995) dove alle tradizionali trame horror ne viene proposta una romantico-esistenziale che raggiunge vertici di struggente nostalgia senza pero’cadere nel meló rassicurante e con un finale inevitabilmente doloroso. Forse per Sclavi e soprattutto per la prima generazione di lettori di Dylan Dog l’albo che sancisce la fine irreversibile dell’adolecenza e dei suoi sogni e l’inizio dell’etá adulta al quale fará capolinea la morte. Molte le citazioni dal titolo dell’albo che riprende quello del famoso romanzo di Raymond Chandler passando per „Imagine” di John Lennon, “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin fino a “The end” dei Doors) e diverse le curiositá : La prima é l’estrema e rara serietá di Groucho mentre si scopre che Dylan pronunciava la celebre „Giuda ballerino” sia da ragazzo ed appare per la prima volta il celebre „Galeone fantasma” che influenzerà profondamente l’intera vita dell’investigatore dell’incubo. Indimenticabile infine la canzone che Dylan recita a Marina a pagina 45….

(Antonio DI CARLO)