Hostel (Film)

Hostel di Eli Roth (Usa/2005)
Durata : 90’ Genere : Orrore

Durante una vacanza in Europa tra Olanda e Slovacchia (in realtá la Repubblica Ceca) gli amici Paxton e Josh intenti a consumare droga e a divertirsi con le prostitute locali si ritrovano prigionieri e torturati …..

Scritto e diretto da Eli Roth con la, decisiva, produzione di Quentin Tarantino il film che rivelo’ al grande pubblico il futuro realizzatore di „Gren inferno” all’epoca poco piú che trentenne ma giá noto nel circuito underground per la regia di „Cabin fever” e alle sue partecipazioni in qualitá di attore in pellicole Troma quali il quarto epodio di „Citizen Toxie” che recupera , proprio come in “Cabin fever”, scenari e situazioni da gore-moive in stile “La casa” di Sam Raimi, “Non aprite quella porta” di Tobe Hooper e “L’ultima casa a sinistra” di Wes Craven, tra i favoriti di Roth, ma che trova probabilmente la carta vincente nell’ambientazione mitteleuropea fortemente stilizzata e stereotipata, forse pure troppo, ma credbile se si considera il periodo ( malgrado il muro di Berlino fosse crollato quindici anni prima gli stati ex-sovietici, come la Repubblica Ceca e la Slovacchia, erano ancora poco conosciuti e visitati) ; dal punto di vista del horror invece questo é usato in maniera decisamente ricreativa e cinefila con trapani che perforano corpi, motoseghe che tagliano tendini e mozzano dita ed occhi che vengono cavati e un finale ovviamente revanchista in stile „L’ultimo treno della notte” di Aldo Lado. Insomma alla fine niente di nuovo ma comunque ben fatto e con l’inevitabile corollario di polemiche sempre per l’immagine negativa riguardante le popoloazioni d’Europa orientale (violenza, povertá e corruzione) alle quali Roth furbamente rispose di aver voluto solo criticare l’ignoranza geografica e culturale del pubblico americano e di essersi ispirato ad un notizia letta su internet nel quale si narrava l’esistenza di destinazioni asiatiche nelle quali a facoltosi e perversi turisti veniva offerta la possibilitá di torturare ed uccidere persone in tutta impunitá. Nel cast Jay Hernandez e Derek Richardson mentre il regista appare in un cameo intento a fumare con un bong. Due curiositá : Sulla locandina italiana c’era scritto: «Avvertenze: contenuti violenti, scene cruente, inquadrature brutali, la vera sfida è guardarlo fino in fondo» mentre, secondo la leggenda, all’ingresso dei cinema assieme al biglietto venivano forniti sacchetti per vomitare durante la proiezione. Con due sequel uno del 2007 sempre diretto da Roth e uno uscito nel 2011 diretto invece da Scott Spiegel.

(Antonio DI CARLO)