The Wicker Man (Film)

The Wicker Man di Robin Hardy (UK/1973)

Durata : 88’ Genere : Orrore

Arrivato nelle isole Ebridi per indagare sulla scomparsa di una bambina il sergente Neil Howie scopre l’esistenza di una communitá diretta dall’agronomo Lord Summerisle che sembra retta da regole specifiche ma che non esitá a compiere sacrifici umani…

 

 

Tratto dal romanzo Ritual (1967) di David Pinner uno dei film piú interessanti del periodo da molti indicato come “il Quarto potere dei film dell’orrore” nel quale attraverso una storia distopica, che alterna una messa in scena visionaria e realista,vengono messi a nudo con un pessimismo senza speranza i limiti di una sedicente societá libera, emancipata sessualmente (vedi il simbolismo fallico dell’albero di Maggio) e in armonia con la natura (la processione con I partecipanti che indossano, inquietanti, maschere animali) che alla fine in nome di un nuova forma di paganesimo, o semplicemente religione, é in grado di commettere atrocitá in grado di scioccare persino l’ottuso agente Howie allegoria di quella maggioranza silenziosa che giustifica ogni forma di divieto e repressione confermado la sua incapacitá nel capire l’evoluzione di una societá come si evince nello sconvolgete finale. Non é una caso quindi che il film di Hardy visti i temi trattati esca dal quadro del film di genere per situarsi in ottica piú generale e atemporale nonostante l’evidente riferimento alla cultura hippie degli anni 60 . Nel cast un ottimo Christopher Lee nel ruolo del carismatico e sinistro Lord Summerisle. Decorato alla sua uscita con un Saturn per il miglior film horror alcune scene del film vennero incluse in un filmato che celebrava il cinema Britannico il quale venne proposto durante la Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici che si svolsero a Londra nel 2012 mentre nel 2006 ne fú realizzato un remake americano intitolato “Il prescelto” che venne duramente criticato da Hardy e dai protagonisti del primo film. Due curiositá : Nel rituale druido il Wicker Man o uomo di vimini era una statua che veniva bruciata in omaggio agli dei e che secondo la leggenda conteneva al suo interno degli esseri umani mentre nel 2000 il gruppo heavy degli Iron Maiden omaggió il film di Hardy con una canzone dal titolo omonimo.
(Antonio DI CARLO)