Alien (Film)

Alien di Ridley Scott (Usa,Uk/1979)
Durata : 117’ Genere : Fantascienza, orrore

 

Nel 2119 l’equipaggio del cargo spaziale Nostromo devia la sua rotta dopo che il computer di bordo ha ricevuto ricevuto un segnale di soccorso che lo porterá su una luna dove i suoi membri scopriranno i resti di un astronave aliena con a bordo delle uova giganti…

Scritto da Dan O’Bannon, lo stesso autore di “Dark star” di John Carpenter e futuro regista de “Il ritorno dei morti viventi “, e Ronald Shusett il punto di non ritorno assieme ad “E.T” ed “Incontri ravvicinati del terzo tipo” di Steven Spielberg delloSci-fi oramai non piú soltanto genere di cinema popolare ma fonte d’ispirazione per Kolossal in grado di riassumerne tutti i clichés. É vero infatti che il film di Ridley Scott a parte rifarsi a classici quali “Pianeta proibito », «La cosa da un altro mondo » di Howard Hawks, “Il mostro dell’astronave” di Edward L.Cahn , ”Terrore nello spazio” di Mario Bava e „2001 Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, vedi il computer MOTHER, strizza anche l’occhio a pellicole stile “King Kong” e a favole popolari come “La bella e la bestia” riuscendo qui ad oltrepassare le frontiere del film di genere rendendo la sua comprensione e il suo messaggio universale se non addirittura mistico ( malgrado infatti esso si svolga in uno scenario iperfuturisto e tecnologizzato , l’interno dell’astronave “Nostromo”, questo diventa progressivamente avulso rispetto alla lotta primordiale per la sopravvivenza che si scatena tra la creatura aliena e l’equipaggio umano quasi fosse un gioco perverso scatenato nell’universo da un entitá superiore). Decisiva poi la concezione della creatura ispirata al quadro Necronom IV realizzato dal celebre pittore, designer e scultore svizzero H. R. Giger che con le sue caratteristiche falliche, feline ed insettoidi ,definito come xenomorfo, ed il suo particolare ciclo vitale (nasce infatti da un uovo ad apertura vaginale per poi svilupparsi come un parassita, denominato facehugger, ed evolvere attraverso una gestazione di tipo mammifero prima di essere partorito tramite un esplosione toracica sotto forma di rettile, il chestburster, le cui sembianze ricordano quelle di un spermatozoo) riassume come pochi mostri cinematografici tutte le paure generate dall’ignoto rese ancora piú inquietanti dallo spirito puramente istintivo dell’alieno che da vera preda, e non predatore, agisce esclusivamente per difesa. Venne girato tra Stati Uniti e Regno Unito con piccolo budget ed accorgimenti originali diventati poi il suo marchio come i fari e le luci prese in prestito da un concerto degli Who ed usate per la celebre sequenza della Luna dove viene ritrovata l’astronave con all’interno lo Space jockey, che diventerá in seguito uno dei personaggi chiave del franchise “Alien” che avrebbe generato non solo sequels cinematrografici ma anche videogames, fumetti, saghe letterarie e giochi di ruolo oltre il merchandaising a base di Action figures, modellini e quant’altro. Nel cast Tom Skerritt nel ruolo di Dallas comandante del Nostromo, Veronica Cartwright che da bambina recito’ ne “Gli uccelli” di Alfred Hitchcock nel ruolo del timoniere Lambert e Sigourney Weaver all’epoca attrice di teatro nel ruolo del terzo officiale Ripley che quasi casualmente diventerá l’eroina-guerriera del film, indimenticabili la sua cannottiera e le mutandine bianche, e dei successivi tre sequel (Aliens-Scontro finale, Alien³ e Alien 4-La clonazione) mentre il personaggio di Ash l’androide interpretato da Ian Holm in principio non previsto dalla sceneggiatura venne consigliato e voluto da Walter Hill, uno dei produttori del film, che imposa anche la presenza del gatto Jones mascotte dell’equipaggio ma anche nemesi buona dell Alien. La scelta di Ridley Scott come regista invece fú, come spesso accadde in questi casi, dovuto alla non disponibilitá di registi all’epoca piú conosciuti e quotati quali Peter Yates e Robert Aldrich. Fú un grande successo al box office e vinse un Oscar per gli effetti speciali curati sia da Giger che da Carlo Rambaldi per i movimenti della creatura ed un Saturn come migliore film di fantascienza. Oltre ai tre sequel ufficiali del 1986, 1992 e 1996 genero’ anche due prequel (“Prometheus” nel 2012 e “Covenant “del 2017 entrambi diretti da Ridley Scott ma anche spin-off quali “Alien vs Predator” e “Aliens vs Predator 2”) e opera apocrife come l’italiano “Alien 2-Sulla terra” di Ciro Ippolito. Molti gli aneddoti e le curiositá come quella della celebre sequenza del chestburster i cui interpreti non erano stati informati con l’intento di creare un effetto piú realista mentre nel director ‘s cut del 2003 vengono reinseriti momenti decisivi come la scoperta da parte di Ripley di un alveare concepito dalla creatura con i membri dell’equipaggio uccisi ; in un primo finale invece sempre Ripley doveva essere uccisa dall’Alien che utilizzando la sua voce avrebbe comunicato via radio la propria posizione ad un ipotetico nuovo equipaggio. Musiche di Jerry Goldsmith.

(Antonio DI CARLO)