Il giardino delle torture (Torture garden) di Freddie Francis (UK/1967)
Durata : 95’ Genere : Orrore
Cinque visitatori di un Luna Park vengono invitati dal Dr.Diabolo a visitare il suo giardino delle torture nel quale incontreranno la statua di cera della moira Atropo che fornirá ad ognuno di loro una visione del futuro : Nel primo(Enoch) il giovane Colin svilupperá una patologica aviditá complice il gatto di uno zio defunto, nel secondo episodio (Terrore su Hollywood) un aspirante attrice scopre il prezzo del successo, nel terzo (Il signor Steinway) un gironalista s’innamora di musicista schiavo del suo piano mentre nell’utlimo (L’uomo che collezionava Poe) un fan del celebre scrittore scoprirá la veritá sul suo idolo…
Fantastica produzione Amicus memore de „Ai confini della realtá” che il regista Francisa gira replicando la struttura narrativa de „Le cinque chiavi del terrore„ con tanto di personaggio inquietante, il dr.Diabolo, che alla maniera di Caronte, e come il dottor Shock di „Cinque chiavi„, traghetta i malcapitati protagonisti verso i loro incubi peggiori. Insomma una pacchia per gli appassionati del horror ad episodi che sicuramente apprezzeranno oltre allo stile gotico old style anche il segmento “L’uomo che collezionava Poe”, probabilmente il migliore a livello di suspense e colpo di scena finale. Nel cast Burgess Meredith nel ruolo di Diabolo, Jack Palance in quello di Ronald Wyatt e Peter Cushing in quello di Lancelot Canning (entrambi protagonisti proprio dell’episodio su Poe). Occhio al finale. Una curiositá : Nella mitologia greca la moira Atropo rappresentava la morte….
(Antonio DI CARLO)