Demoniaca (Film)

demoniaca

DEMONIACA (Dust devil) di Richard Stanley (SudAfrica-Gb,1992)

Durata: 108′ – Genere: Horror Western on the road

Demoniaca è un mio personale cult movie.
Sono particolarmente legato a questo film dalla prima volta che l’ho visto, su Italia 1 nella metà degli anni 90 nella rassegna estiva Notte Horror, e ne conservo sempre vivo il ricordo guardandolo periodicamente.
Sapevo che l’edizione italiana di 90 minuti circa era stata pesantemente alleggerita di quasi 20ad opera dei produttori all epoca e agognavo vedere la versione integrale.
Finalmente il fedele muletto mi ha accontentato ed ecco che ho visionato l opera come pensata dal regista (il file è quello doppiato con l’aggiunta delle scene mancanti sottotitolate in italiano).
Ispirata a fatti realmente accaduti in Sudafrica riguardanti un serial killer che si riteneva possedere poteri arcani, è stato girato interamente in Namibia e proprio la location suggestiva rappresenta uno dei punti forti della pellicola oltre gli ottimi effetti speciali uniti ad una solida sceneggiatura ed attori davvero in parte.
Che dire ? A distanza di 25 anni è ancora un film che mi rapisce con le atmosfere a metà tra il reale ed il magico accompagnate da una colonna sonora perfetta , (una partitura ritmica creata dal mai troppo lodato Simon Boswell) piena di rimandi ad una cultura lontana ma strabordante di miti e leggende affascinanti.
Le immagini che scorrono già dall incipit catturano e trasportano in questa terra lontana che sembra un paesaggio da western moderno e l’entrata in scena del protagonista, un Simon Burke perfetto dallo sguardo glaciale ma permeato di tristezza, sono qualcosa che rimane impresso a lungo.
La vicenda è semplice nella concezione ma tutto il tempo si ha la netta sensazione che il destino, o fato, condizioni pesantemente gli eventi e che per quanto si possa opporsi non esiste una vera alternativa.
L’ attrazione per la morte e la difficoltà di vivere in un mondo che non fa sconti e figure leggendarie che sono necessarie e non sono buone o cattive. Semplicemente esistono perché così deve essere.
Perché la razza umana le brama, inconsciamente le cerca ed in qualche modo ne richiede la presenza.
La versione Directors Cut approfondisce la figura del Demone di Sabbia ma si può dire che il film era perfetto pure prima. Esiste in vhs (che conservo gelosamente)e si trova come detto sul muletto.
Dubito fortemente sia presente in streaming.

Loris Bianchi

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E finalmente ho recuperato la visione di questo capolavoro (presente sul nostro account mega in versione final cut), perchè è davvero di questo che si tratta! Un film fin troppo poco conosciuto, magico e potentissimo, esoterico e metafisico, esaltante e sensuale, violento e spietato, con una magnifica fotografia dai colori saturi con prevalenza del rosso acceso (che meravigliosa punta di rosso sangue!) e del giallo ocra e di tutte le sue variazioni (deserto, deserto, tanto deserto), una colonna sonora che giustamente citavi Loris stupefacente, magnetica e mesmerizzante e un’atmosfera folle e delirante. Un film etichettato come “maledetto”, con un’ambientazione incredibilmente affascinante e misterica, permeato da un destino beffardo e crudele, senza pietà per nessuno…filmone bellissimo, perla assoluta!!! Se non l’avete visto questo Demoniaca aka Dust Devil è da recuperare all’istante!!!!!!

Ilaria Dall’Ara

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Ecco un signor film davvero poderoso, che impatta l’inconscio dello spettatore per giorni e affiora con i suoi colori, con la sua profondità simbolica, obbligando la mente a tornare su molti dettagli che, come orme sulla sabbia, delineano un sentiero sempre pronto a rinnovarsi. La leggenda del “diavolo della polvere” è un tema classico nella cultura animistico-sciamanica del deserto (in questo caso della Namibia), dove è ambientato questo film. Uno spirito invisibile può abitare corpi umani per metter in scena truculenti omicidi rituali. Nel film abbiamo un bianco che incarna l’assassino indemoniato, un nero che gli dà la caccia, ed un altro nero, il personaggio sciamanico, potentissimo, che spiega i misteri e appare nei sogni. La forza del film, più che una trama in sé semplice, è sicuramente nella potenza estetica delle ambientazioni, con i suoi colori dal rosso all’ocra al giallo, e nelle musiche che, senza dubbio, contribuiscono a sottolineare quanto questo lavoro sia innanzitutto un western – sebbene ambientato nell’Africa del Sud – a tutti gli effetti. Inizio bomba e prosieguo sempre incalzante, che avviluppa lo spettatore come un serpente, tra scene di violenza, incursioni del sovrannaturale mischiate all’onirico, all’ipnotico, all’antropologico e persino al politico, vista la collocazione spazio-temporale in un momento in cui il Sud Africa stava emancipandosi dal colonialismo. Un film magico, non solo per la trama e l’estetica, ma anche per lo scontro tra la visione sciamanica della realtà, che interpreta gli eventi in chiave simbolica, e la mentalità razionale, a cui lo stesso poliziotto nero ha aderito, abbandonando le sue radici. Un horror western interamente “on the road”, intriso di sangue e polvere, ed esaltato dai colori e dai suoni che rifiniscono un lavoro registico, fotografico ed effettistico davvero d’eccellenza. Impressionanti alcune sequenze, che emozionano e innalzano il livello generale del film a vette altissime. Questo lavoro è una punta di diamante originale e difficile da dimenticare, obbligatoriamente da vedere!

Claudio Marucchi